“Progetto realizzato con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo, ai sensi della Legge Regionale 7/2003” |
Presentazione progetto
Percorso A – Bilotti ed il nuovo repubblicanesimo. L’organizzazione delle logge massoniche a Salerno ed in Campania
Percorso B – Il rapporto tra la massoneria e gli esponenti politici del partito liberale
Percorso C – Mazzini, Pisacane e il culto della Patria
Percorso D – Il rapporto tra la massoneria, il partito popolare e il partito fascista
Percorso E – La costruzione dell’identità italiana prima della Nazione italiana
Presentazione progetto
Da un rapido esame dei registri della loggia massonica compilati da Bilotti, emergono tre problemi: il ruolo degli esponenti della Sinistra Storica a Salerno; il modello politico di Bilotti e di come si coniuga repubblicanesimo e il ruolo della massoneria; perché la scelta di Pisacane ad ispirare le logge massoniche. Per il primo punto è stato bene messo in rilievo di come la città di Salerno fosse un feudo della Sinistra Storica ed in particolare di Nicotera. Questa figura politica ci porta ad uno dei quesiti principali. Come era mutata l’ideologia repubblicana garibaldina quando questa élite divenne poi classe di governo con l’avvento della Sinistra Storica. Sicuramente, come è stato studiato, un compromesso con la Monarchia in quanto non è più eversiva ed accetta le regole parlamentari. Ciò non toglie che porta avanti la sua visione del Risorgimento laica e repubblicana proponendo i propri miti ed i propri eroi, soprattutto partendo dal 1848, da quando è avvenuta l’accelerazione mazziniana. Quindi Costabile Carducci, i fratelli Bandiera, Pisacane, Garibaldi e la spedizione dei Mille. Questo è il contesto.
Il secondo problema che si pone Bilotti, ossia la proposta di una via al Risorgimento dove si coniugavano vecchi repubblicanesimi con il mito di Pisacane. La loggia massonica che selezionava le élite, anche quelle politiche, fungeva da collante. Interessante notare come nella loggia Pisacane di Salerno e nelle altre logge campane, con le quali il Bilotti intratteneva una fitta corrispondenza, si iniziassero figure provenienti dall’universo liberale, repubblicano e del socialismo riformista, tenendo a distanza sia socialistici massimalisti sia i «cattolici clericali». Poi la scelta ideologica della valorizzazione di Pisacane, dedicandogli la locale loggia massonica. Si trattava di una proposta interessante in quanto questo mito aggregava le élite liberali-repubblicane con esponenti del socialismo riformista. Ma ciò non si può ridurre ad un discorso solo di élite in quanto entra in gioco anche la «nazionalizzazione delle masse». Le società operaie che si ispirano al repubblicanesimo ancora presentano una certa tenuta sia nei confronti dei circoli socialisti sia del Fascismo imperante.
Poi, il terzo punto, il cavallo di razza Pisacane. Il Pisacane dell’Utopia, agli inizi Novecento è un mito come Mazzini. Unisce più tradizioni: sia quella repubblicana che socialista. Non solo unisce le élite ma attrae consensi anche in basso fra le società operaie repubblicane e socialiste. Si trattava insomma di influenzare ed appoggiare élite riformiste e repubblicane in alto ed attrarre i consensi dal basso dalle società operaie, tenendo a debita distanza gli estremismi dei socialisti e comunisti ma soprattutto dei clericali. Il tutto orchestrato attraverso le logge massoniche. È una visione politica moderna che va oltre il limite della tradizione repubblicana mazziniana che, nonostante tutto, continuava ad essere vista come un movimento troppo elitario.
Su un altro versante la tradizione del Bilotti deve essere inserita in quel circuito politico che aveva visto il recupero in grande stile della classe dirigente ex mazziniana che era stata messa da parte dai moderati; poi, con l’avvento della Sinistra Storica diventa classe dirigente. Una classe dirigente che non è più eversiva, accetta la forma di stato monarchico ed opera all’interno delle istituzioni liberali ma che non disdegna di proporre una propria visione repubblicana del Risorgimento.
Il primo appoggio al Fascismo movimento, da parte del noto archivista, è dovuto probabilmente al fatto che questo veniva visto come impregnato di mazzinianesimo; appoggio che fu presto ritirato dopo il delitto Matteotti. Ma ormai il provvedimento di chiusura delle logge massoniche operate dal Fascismo era alle porte.
Percorso A – Bilotti ed il nuovo repubblicanesimo. L’organizzazione delle logge massoniche a Salerno ed in Campania
Nella sezione del sito sono riportati documenti dell’Archivio Bilotti che fanno il punto sul funzionamento, sull’organizzazione e sulle attività delle logge massoniche salernitane (soprattutto la Loggia Carlo Pisacane) dagli inizi del Novecento fino al 1925, anno della soppressione da parte del Fascismo.
Percorso B – Il rapporto tra la massoneria e gli esponenti politici del partito liberale
Nella sezione sono riportati documenti che fanno il punto sul rapporto tra le logge massoniche ed esponenti del partito liberale, spesso iscritti alle logge, che sono appoggiati nelle competizioni politiche ed amministrative.
Percorso C – Mazzini, Pisacane e il culto della Patria
Nella sezione sono riportati documenti che fanno il punto tra logge massoniche salernitane coi nuovi partiti popolare e fascista. Rapporti non facili. La massoneria era assolutamente anticlericale e solo qualche sperimentazione a livello di alleanze è condotta coi socialisti. La massoneria, invece, guarda -almeno inizialmente – con simpatia al fascismo, per rompere definitivamente col partito dopo il 1924 e il delitto Matteotti. Il fascismo considererà la massoneria alla stregua di un partito e scioglierà le logge nel 1925.
Percorso D – Il rapporto tra la massoneria, il partito popolare e il partito fascista
Nella sezione sono riportati documenti che fanno il punto tra logge massoniche salernitane coi nuovi partiti popolare e fascista. Rapporti non facili. La massoneria era assolutamente anticlericale e solo qualche sperimentazione a livello di alleanze è condotta coi socialisti. La massoneria, invece, guarda -almeno inizialmente – con simpatia al fascismo, per rompere definitivamente col partito dopo il 1924 e il delitto Matteotti. Il fascismo considererà la massoneria alla stregua di un partito e scioglierà le logge nel 1925.
Percorso E – La costruzione dell’identità italiana prima della Nazione italiana
Nella sezione sono riportati documenti che indagano sulla costruzione di un possibile repubblicanesimo storico individuato nel patriziato cittadino delle città regie. Sono così ricostruite alcune genealogie di famiglie patrizie salernitane ed in primo luogo quella dei Ruggi d’Aragona. Questa famiglia rappresenta il prototipo del martirologio del 1799 che precede e dà forza alla successiva tradizione risorgimentale. In alcuni documenti Bilotti è alla ricerca di personaggi di spicco della cultura salernitana che hanno contribuito alla formazione della sua identità, fra cui Masuccio Salernitano e Torquato Tasso.
“Progetto realizzato con il contributo della Regione Campania – Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo, ai sensi della Legge Regionale 7/2003” |